Questo aprile, finalmente, i ragazzi del quarto anno della Formazione professionale, dopo il fermo imposto dalla pandemia, hanno organizzato una visita d’istruzione in Trentino-Alto Adige per visitare grandi ville e giardini, primo fra tutti il Giardino Botanico Andrè Heller a Gardone Riviera, un parco botanico che include opere d’arte contemporanea di fama mondiale, inserite tra circa 3000 specie di piante provenienti da tutto il mondo.

Il programma ha previsto anche la visita al Parco Guerrini Gonzaga di Villa Lagarina datata 1600, mentre il giardino al 1806 quando il vigneto fu trasformato in uno splendido giardino. Lo spazio verde è suddiviso in due zone: nella parte bassa del complesso troviamo la limonaia e il giardino rinascimentale, mentre nella parte alta è possibile ammirare il giardino romantico austriaco.

Si è poi visitato il Parco delle Terme, creato agli inizi del ‘900. Il giardino costituisce il più grande parco storico della provincia di Trento oltre che rappresentare il simbolo della città, tanto da essere al centro di importanti opere di riqualificazione, soprattutto dopo la devastazione causata tempesta Vaia. L’asse principale del parco parte dalla stazione ferroviaria di Levico Terme, collegata direttamente all’ingresso principale del parco attraverso un viale alberato di faggi. All’entrata è presente un ampio cannocchiale visivo che guarda al Grand Hotel. Oltre alle maestose alberature e aiuole fiorite all’interno del parco, in posizione centrale, si trova Villa Paradiso, una splendida costruzione in stile liberty un tempo dimora del giardiniere.

Dopodiché, le classi hanno avuto la possibilità di visitare il Parco Arte Sella a Borgo Valsugana. Si tratta di una realtà unica dove l’arte si fonde con il verde. Le opere sono state costruite utilizzando materiali naturali come legno, sassi e rami, capaci di suscitare emozioni indicibili. L’area include circa 45 installazioni disposte in due zone, la Malga Costa e Villa Strobele.

L’ultimo giorno di gita, le classi hanno visitato Cantina Valpantena e Villa Arvedi.

La Cantina sorge nel cuore della Valpantena dove i vigneti sono una parte integrante del paesaggio. Nata sul finire degli anni ‘50 dall’iniziativa di alcuni viticoltori locali, il progetto si è ingrandito velocemente fino a assumere la fisonomia di una cooperativa che raggruppa più di 500 soci che insieme coltivano 1800 ettari di terreno e condividono la mission volta al miglioramento qualitativo delle uve e alla promozione di un tipo di agricoltura sostenibile. L’impegno è stato riconosciuto premi e certificazioni di qualità di livello mondiale, come la certificazione di territorio SNQPI che valorizza le produzioni agricole vegetali ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata.

Infine, il Giardino di Villa Arvedi, a Grezzana. La villa originaria del 1200, ampliata e ristrutturata, è collocata su un terrazzo a prato che domina il parterre con un disegno unico nel suo genere in Italia: siepi pluricentenarie e un maestoso viale d’accesso con bossi accuratamente potati in forme geometriche per sottolineare la cura per l’estetica e rafforzare, progettualmente, la prospettiva.