Era il 1848 e James W. Marshall, che lavorava per l’immigrato svizzero John Sutter, scoprì casualmente nel fiume American River una pepita d’oro delle dimensioni di mezzo pisello. Fino ad allora la California sembrava dovesse diventare un’immensa area agricola, ma da lì a breve si scatenò una travolgente corsa all’oro e migliaia di persone in cerca di fortuna si riversarono in quella regione.

Anche in Tex nell’avvincente racconto “La valle del terrore” si parla di questo evento.

I minatori, che si nutrivano unicamente di fagioli secchi, per integrare la loro povera dieta, raccoglievano un’erbacea spontanea originaria delle Montagne Rocciose: la Claytonia perfoliata, ricca di vitamina C, impediva a questi minatori di ammalarsi di scorbuto. La Claytonia perfoliata, conosciuta quindi come lattuga dei minatori, è oramai naturalizzata anche in Europa.

Appartiene alla famiglia delle Portulache ed è un’erbacea spontanea nei luoghi di origine. Il suo nome botanico Claytonia prende il nome dal suo scopritore, un certo Clayton e dalla sua particolare caratteristica di avere un’infiorescenza che al culmine dello sviluppo della pianta emerge, cosa assai singolare, dal centro delle foglie.

È un ortaggio microterme, cioè cresce benissimo anche con temperature basse; la varietà coltivata alla Fondazione Minoprio si chiama infatti “Winter”.

 

Si è rivelata facile da coltivare, dato che in questo periodo dell’anno non sono presenti parassiti animali e vegetali e richiede poca acqua. Molto resistente al freddo, anche se nevica non risulta essere un problema. La semina si può effettuare dalla metà di settembre fino a inizio novembre. Nasce in 15 giorni e circa 2-3 mesi dopo la nascita si può già raccogliere. Sono due le modalità di raccolta, di solito effettuata da novembre a marzo:

 

– la prima consiste nel tagliare le foglie sopra il colletto della pianta, come se fosse un lattughino da taglio e questo ne consente una seconda raccolta; questo tipo di raccolta è indicato per un consumo immediato del prodotto, che altrimenti appassirebbe velocemente;

– nel secondo caso si raccoglie tutto il cespo e la raccolta è unica; questa modalità permette di conservare il prodotto più a lungo.

 

 

Le foglie croccanti e carnose, dalla forma di cuore, crescono in cima a lunghi steli. Si consumano sia le foglie che gli steli, sia freschi in insalata o sia cotti.

Il sapore è dolce e leggermente acidulo. Se consumata cruda si consiglia di consumarla appena raccolta e si abbina bene alle altre verdure con retrogusto amaro, a formaggi ed affettati. Quindi è un ottimo ingrediente per insalate e panini.

 

 

Negli orti di Fondazione Minoprio la lattuga del minatore viene coltivata sia in tunnel sia in pieno campo. La coltivazione e la raccolta vengono curate dai docenti tecnico pratici di orticoltura insieme agli studenti dell’Istruzione e Formazione professionale e dell’Istituto Tecnico Agrario. Gli studenti si occupano anche della consegna del raccolto al personale di Sodexo, che gestisce la ristorazione scolastica attraverso il “Ristorante Think Green”. I ragazzi consumano quindi quello che loro stessi producono, sperimentando direttamente il km zero e assaporando prodotti freschi e genuini di loro produzione.