LA FORMAZIONE A DISTANZA

La situazione di emergenza che stiamo vivendo può essere trasformata in opportunità di crescita per tutti: docenti e studenti.

In relazione al nuovo DPCM del 1° marzo 2020 anche la nostra Scuola si è attrezzata per proporre il proseguimento delle lezioni con la formazione a distanza per approfondimenti e recuperi.

Se volessimo ora mettere a confronto un corso tradizionale “standard” guidato da un docente e un corso e-learning “standard” potremmo utilizzare una sintesi comparativa che ci aiuti a comprendere le macro-differenze, tenendo comunque sempre ben presente che esistono tipologie diverse di corsi, sia per quanto riguarda la consuetudine, sia per quanto attiene alla preparazione dell’utenza, sia la componente “docente” sia la componente “studente” per preparazione tecnica, capacità di comprensione e competenza e livelli differenti in riferimento all’età.

Un corso tradizionale ha bisogno di un luogo fisico in cui svolgersi, il rapporto del docente è in genere di 1 a 20/25, lo studente è inserito in un gruppo ed è passivo per una buona parte del tempo; il docente spiega, definisce la struttura del corso, ha la responsabilità del processo formativo.

Un corso a distanza non necessita fisicamente di un’aula, prescinde dagli orari fissi delle lezioni in classe, il rapporto docente/studenti può essere molto più elevato del tradizionale,  lo studente è solitamente solo, ma è attivo per un maggior periodo di tempo, definisce la struttura e la sequenza dello studio ed è responsabile del proprio processo formativo; il docente fornisce soprattutto feedback e approfondimenti, fornisce le linee guida della struttura e della sequenza dello studio nel corso (dalla tabella elaborata da Pierluigi Fontanesi contenuta in ABSIDE
LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA/pag.12).

L’Istituzione scolastica ITS Fondazione Minoprio ha deciso di utilizzare la piattaforma “EDMODO” disponibile sia on-line sia in APP. La F.A.D. è senza dubbio un’opportunità che pensiamo possa essere utilizzata anche in futuro, non solamente in regime di “emergenza”.

L’impegno è quello di riuscire a migliorare il servizio lavorando con altri strumenti tecnologici e software dedicati, oltre che partecipando a bandi ministeriali a disposizione di tutte le scuole.