di Massimiliano Marzorati

La primavera è il momento dell’anno in cui rinvasare le piante d’appartamento prima di portarle all’esterno, dopo l’inverno passato in casa.
Per eseguire questa operazione è necessario procurarsi un nuovo vaso di dimensioni più grandi del precedente, che dovrà indicativamente essere più grande di due o tre misure, perché bisogna fare in modo che le nuove radici della pianta vadano ad esplorare il più velocemente possibile il nuovo terriccio a disposizione. Diversamente il rischio è che l’acqua della bagnatura vada a ristagnare per troppo tempo in questa zone del vaso con il conseguente sviluppo di malattie fungine e marciumi radicali. Ne consegue che la scelta di usare un vaso molto più grande per risparmiare tempo in realtà è spesso controproducente.
Il terriccio da utilizzare sarà un composto con all’interno della torba abbastanza grossolana che consente all’acqua necessaria alla pianta di essere trattenuta, ma allo stesso tempo permette di far defluire l’acqua in eccesso. Al momento del rinvaso si aggiunge del concime a lenta cessione per il nutrimento.
Svasiamo la pianta e controlliamo le radici, se queste si sono spiralizzate, cioè arrotolate all’esterno della zolla, dobbiamo cercare di aprirle dolcemente, questa operazione serve per stimolare lo sviluppo delle radici verso il nuovo terriccio perché altrimenti queste continuerebbero a svilupparsi girando in tondo.
Se non abbiamo la suddetta condizione questa operazione non è necessaria.
Si riempie il fondo del vaso con del terriccio e vi si appoggia la zolla della pianta. Si controlla che l’altezza sia giusta, cioè il colletto deve essere all’altezza del bordo del vaso o di qualche centimetro più basso in modo da lasciare un po’ di spazio all’acqua quando andremo a bagnare. Il colletto è il punto dove parte il fusto della pianta attaccato al terriccio.
Quando abbiamo trovato l’altezza giusta posizioniamo in modo definitivo la pianta e controlliamo che questa sia anche in centro al vaso. Aggiungiamo il terriccio fino a riempimento senza compattarlo, sarà la successiva bagnatura a far assestare bene il tutto andando a evitare che rimangano degli spazi di aria vuoti.
Dopo il rinvaso si può procedere con una leggera potatura per stimolare l’emissione di nuova vegetazione ordinata ed evitare rami nuovi ma disordinati. Per ottenere questo il taglio migliore da fare è quello di ritorno, cioè tagliare il ramo da eliminare appena sopra ad un rametto già esistente. In questo modo il ramo di sostituzione andrà a regolare lo sviluppo delle gemme.
Dopo il rinvaso e la potatura conviene posizionare le piante all’esterno in una zona un po’ riparata per farle rivegetare.