Video realizzato con la collaborazione di:

di Valenzisi

Il rinvaso delle piante da esterno si differenzia dal rinvaso delle piante annuali per il tipo di terriccio che viene utilizzato, spesso più fibroso e grossolano e per l’esecuzione delle operazioni che prevedono una sequenza diversa.
Normalmente in floricoltura il ciclo produttivo è relativamente breve e inizia da piante taleate o in zollette che vengono rinvasate nel vaso di fine ciclo.

Nel vivaismo, il ciclo produttivo condivide lo stesso inizio ma trattando differenti specie vegetali è molto più lungo, richiedendo più passaggi e più rinvasi “da vaso a vaso” che differenziano parecchio dal rinvaso di una talea o semenzale.
Nel rinvaso di una pianta, bisogna prestare attenzione al livello finale del terriccio che deve essere sempre più basso del bordo del vaso (almeno 1 cm), perché la torba asciugando diventa idrorepellente, portando grossi problemi in fase di irrigazione. Se il vaso venisse riempito fino al colmo, durante l’irrigazione l’acqua uscirebbe lateralmente; lasciando la torba ad un livello più basso, impediamo all’acqua di scivolare esternamente, obbligandola a permanere nel vaso fino al completo assorbimento da parte del substrato.

Oltre a migliorare l’utilizzo dell’acqua (facilmente superabile con un sistema di irrigazione con spaghetto e astina), lasciare uno spazio tra superficie della torba e bordo del vaso aiuta a contenere eventuali concimi somministrati in copertura.
Fondamentale diventa il controllo delle infestanti sia al momento del rinvaso che dopo, proprio perché il ciclo colturale molto più lungo si presta ad infestazioni del vaso. Prima di rinvasare una pianta è sempre bene eliminare le eventuali infestanti nate, asportando anche le radici e nel caso di severe infestazioni, eliminare lo strato superficiale del terriccio che andrà poi sostituito.

Nel riempire il contenitore, prestare attenzione a non sotterrare il colletto della pianta, questo comporterebbe il probabile instaurarsi di fenomeni di marcescenza futuri della pianta. Soprattutto per le giovani piante, è d’obbligo una potatura di formazione, con lo scopo di emettere nuove ramificazioni secondarie.