Video realizzato con la collaborazione di:

di Giovanni Salvan

Durante la crescita delle piante di pomodoro a coltivazione verticale è indispensabile eseguire un’operazione di potatura chiamata sfemminellatura.

Le piante a portamento “indeterminato” presentano un fusto principale ben definito a cui sono attaccate le foglie e i grappoli di fiori che diventeranno frutti.

L’angolo che il picciolo della foglia forma con il fusto viene chiamato in botanica ascella della foglia.

A mano a mano che la pianta cresce all’ascella di ogni foglia si sviluppa un germoglio ascellare chiamato in orticoltura “femminella”.

La sfemminellatura consiste nel taglio delle femminelle per privilegiare la crescita e la produzione del fusto principale, per arieggiare la pianta e favorire la penetrazione della luce per la maturazione dei frutti.

In realtà anche le femminelle producono grappoli di fiori, ma soprattutto nelle varietà di pomodoro a frutto grosso la sfemminellatura è eseguita fino all’altezza massima della pianta per agevolare uno sviluppo uniforme dei frutti portati dal fusto.

Nelle varietà a frutto piccolo, come il ciliegino o il datterino, la sfemminellatura è invece fatta sino ad un metro, un metro e venti di altezza, per favorire lo sviluppo in verticale della pianta, poi gran parte delle femminelle vengono lasciate perché sono in grado di fruttificare come il fusto principale e quindi possono contribuire ad aumentare la produzione della pianta.