Video realizzato con la collaborazione di:

di Giovanni Salvan

La Claytonia perfoliata o “lattuga dei minatori” è un ortaggio ancora poco conosciuto in Italia.
È di origine americana, per l’esattezza della costa ovest degli Stati Uniti. Appartiene alla famiglia delle Portulache ed è un’erbacea spontanea in quei luoghi. È un ortaggio microterme, cioè cresce benissimo anche con temperature basse; la varietà che abbiamo coltivato nell’orto della Fondazione Minoprio si chiama infatti “Winter”, Inverno.
Si è rivelata facile da coltivare, dato che in questo periodo dell’anno non sono presenti parassiti animali e vegetali, riuscendo a produrre i cespi pronti per la raccolta già nei mesi di febbraio e marzo.
Sono due le modalità di raccolta della lattuga dei minatori:
la prima consiste nel tagliare le foglie sopra il colletto della pianta, come se fosse un lattughino da taglio e come quest’ultimo è in grado di ricrescere per poi essere raccolta una seconda volta; questo tipo di raccolta è indicato per un consumo immediato del prodotto;
nel secondo caso tutto il cespo si taglia sotto il colletto e la raccolta è unica; questo secondo modo di raccogliere la pianta permette di conservare il prodotto più a lungo.

Il cespo di Claytonia si consuma condita in insalata come una comune lattuga. Nei luoghi di origine, sul finire del 1800, in piena “Corsa all’oro”, i minatori che soprattutto in inverno soffrivano la fame, impararono a mangiarla osservando i nativi. Si accorsero che coloro che se ne nutrivano non si ammalavano di scorbuto, una malattia che spesso portava alla morte chi ne era affetto, perché è una pianta ricca di vitamina C. Il suo nome botanico Claytonia perfoliata prende il nome dal suo scopritore, un certo Clayton e dalla sua particolare caratteristica di avere un’ infiorescenza che al culmine dello sviluppo della pianta emerge, cosa assai singolare, dal centro delle foglie.