Progetto Carbogain
Il settore agricolo è sempre più coinvolto nella transizione verso energie rinnovabili per migliorare la sostenibilità ambientale e affrontare le sfide climatiche. Le aziende agricole possono integrare la produzione di energia elettrica e termica attraverso tecnologie come l’agrisolare, l’agrivoltaico e la pirogassificazione delle biomasse. La transizione è necessaria per raggiungere gli obiettivi energetici ed ambientali stabiliti dall’Unione Europea. L’agricoltura può contribuire anche al soddisfacimento energetico complessivo, diventando un fornitore di energia per altri settori o compensandone le emissioni tramite crediti di carbonio ottenuti con buone pratiche di gestione agricola. L’integrazione delle energie rinnovabili nell’agricoltura richiede valutazioni dell’impatto sull’azienda agricola e sull’ambiente, nonché un approccio organizzativo e finanziario adeguato. L’analisi costi-benefici è uno strumento comune per valutare la fattibilità economica di queste tecnologie. La politica agricola comune promuove l’uso sostenibile delle biomasse e incentiva la formazione di comunità energetiche locali. L’agricoltura svolge un ruolo cruciale nel settore delle energie rinnovabili, riducendo le emissioni di CO2 e contribuendo alla produzione di energia elettrica e calore.
I Partner del progetto Carbogain
Fondazione Minoprio è capofila del progetto. Vanta un’esperienza lunga più di cinquant’anni nel campo della ricerca e sperimentazione agraria nei settori agricolo e agroalimentare, in particolare florovivaistico, ortofrutticolo ed ambientale. La ricerca applicata affianca e valorizza i contenuti delle discipline insegnate all’interno delle scuole e dei corsi di Formazione.
Le attività di ricerca e sperimentazione sono svolte in collaborazione con i vari Enti preposti alle politiche della ricerca in agricoltura, primo tra tutti la Regione Lombardia (di cui la Fondazione è strumento operativo), il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nonché vari soggetti privati ed accademici, al fine di rendere disponibili e condividere le conoscenze e le professionalità di cui dispone la Fondazione.
Il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia (DiSAA) rappresenta la struttura dipartimentale di riferimento dell’Università degli Studi di Milano per le attività di formazione, ricerca e terza missione nel campo delle Scienze agrarie in senso lato. I tre pilastri sui quali è impostato sono la Produzione Vegetale, l’Ingegneria Agraria e le Scienze Animali.
L’attività di ricerca ha come nucleo centrale la produzione agraria e zootecnica intorno al quale si sviluppa una complessa rete di tematiche che toccano competenze e campi del sapere molto diversi. Gli approcci utilizzati prevedono l’uso di tecnologie tradizionali di biologia, chimica, fisica, informatica ed ingegneria integrate con aspetti più innovativi quali gli approcci omici e sistemici-informatici per lo sviluppo di modelli gestionali e previsionali.
Ater Collis è una piccola azienda viticola ubicata sulla collina morenica di Adro (BS), costituita da una cantina circondata dai propri vigneti e inserita nel tipico contesto franciacortino. La limitata dimensione, 6 ettari, e la conduzione famigliare la caratterizzano come piccolo produttore di Franciacorta. Vocazionalità dei suoli, valorizzazione del territorio, ecosostenibilità, tipicità, tradizione combinata alle più moderne tecniche di vinificazione, sono i principi cardine su cui si basa la filosofia produttiva aziendale.
Cascina Battivacco è tutto quello che non ti aspetti a Milano: è una cascina in cui scoprire e gustare prodotti tipici di alta qualità, rilassarsi con un confortevole soggiorno immersi nel verde, incontrarsi e partecipare ad attività didattiche per ritrovare il contatto con la natura e la semplicità.
E’ agricoltura periurbana multifunzionale: produzione, didattica e ristoro a favore del territorio milanese.
La produzione più rilevante è quella del riso anche da seme per il quale l’azienda è dotata di un apposito impianto di essicazione e lavorazione
Carbogain – Il Progetto
Comparto prevalente | Paesaggio, ambiente, clima |
TITOLO | Carbon Farming, environmental and economic gain |
Acronimo | CARBOGAIN |
Focus Area | FA5E |
Sintesi |
Il progetto affronta la tematica del sequestro di carbonio volgendo il problema in un contesto di opportunità economica nell’ambito delle agroenergie da biomassa (piro-gassificazione) per diminuire nel contempo le emissioni da combustibili fossili, aumentare il sequestro del carbonio nel biochar e conseguentemente nel suolo sfruttando e implementando le strutture a valore agro-ecologico (EFA) in azienda e valorizzando questi servizi attraverso il mercato dei crediti di carbonio. Valutare la possibilità di introdurre queste pratica carbon smart per rendere l’azienda agricola energeticamente autonoma, valutare alcuni degli effetti agronomici delle nuove pratiche e il bilancio del carbonio, accompagnare l’imprenditore all’acquisizione delle competenze per contrattuali per commerciare i crediti di carbonio e valutare i costi-benefici della nuova riorganizzazione aziendale sono gli obiettivi del progetto.
L’introduzione di una nuova pratica in azienda non direttamente collegata all’indirizzo produttivo aziendale richiede una rivoluzione in termini di organizzazione, accesso finanziario, gestione che deve trovare riscontro in ritorni economici come il risparmio, la stabilità di approvvigionamento energetico e la redditualità risultante dalla vendita dei crediti di carbonio. |
Durata progetto | 24 mesi |
Partner | FONDAZIONE MINOPRIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – DISAA ATER COLLIS SOCIETA’ AGRICOLA S.S. SOCIETÀ AGICOLA FEDELI LA BOSCAIOLA VIGNETI CENCI S.S. SOCIETA’ AGRICOLA |
Responsabile del progetto | FONDAZIONE MINOPRIO – ALBERTO TOSCA |
Coordinatore del sottoprogetto innovazione | UNIVERSITA’ DI MILANO – DISAA – CHIARA MAZZOCCHI |
Coordinatore del sottoprogetto trasferimento dei risultati | FONDAZIONE MINOPRIO – ALBERTO TOSCA |
Carbogain – Documenti
Simulatore dei costi di investimento
clicca per scaricare il file xlxs in forma zip
Factsheet n° 2
clicca per scaricare il pdf
Factsheet n° 1
clicca per scaricare il pdf
Perchè il Biochar e le energie da biomassa
Il ciclo naturale del Carbonio a confronto con quello che passa da pirogassificazione e biochar |
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E’ disponibile sul sito di INNOVARURALE.IT la scheda del progetto CARBOGAIN
Carbogain – News
Il prossimo 10 aprile il Gruppo Operativo CARBOGAIN vi invita al convegno
Le sfide ambientali ed economiche del Carbon Farming
PER ISCRIVERSI AL WEBINAR: https://bit.ly/3FixDdG
• PER PARTECIPARE IN PRESENZA: https://bit.ly/carbogain
Abbazia di Mirasole, Strada Consortile Mirasole 7 • Opera (MI)
Prenotazione obbligatoria per la partecipazione in presenza fino ad esaurimento posti entro il 3 aprile
clicca sull’immagine qui a lato per scaricare il programma completo —>
bCarbon Farming: sostenibilità ambientale dell’allevamento bovino, azioni di mitigazione e modello di mercato di crediti di carbonio
Progetto LIFE CARBON Farming (LIFE20 CCM/FR/001663)
Azione C5 Setting up a EU low carbon farming network
14 ottobre 2024 ore 14.00 – Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Verona
Nell’ambito del progetto LIFE Carbon Farming “Development and implementation of a result-based funding mechanism for carbon farming in European mixed crop livestock system”, si terrà il giorno 14 ottobre, il 2°meeting europeo. Prenderanno parte all’evento tecnici, allevatori e potenziali acquirenti di crediti di carbonio dei 6 paesi partner del progetto (Francia, Irlanda, Spagna Belgio, Germania ed Italia), che sono impegnati nello sviluppo di un meccanismo di finanziamento del carbonio basato sui risultati ottenuti attraverso progetti di Carbon Farming, in grado di sostenere l’azione di 700 allevamenti da carne e latte che dovranno ridurre l’impronta di carbonio di almeno il 15% nell’arco di 5 anni.
In questa sede si vuole illustrare il contributo significativo offerto dal settore zootecnico nella lotta ai cambiamenti climatici e descrivere il sistema di finanziamento in grado di incentivare l’applicazione di buone pratiche volte a ridurre le emissioni e ad incrementare il sequestro di carbonio. Tra queste tecniche è incluso anche il Carbon Farming, che oltre a rappresentare una leva importante per la rimozione di CO2 dall’atmosfera, potrebbe offrire agli agricoltori una fonte di reddito aggiuntiva, ed aiutare altri settori verso la decarbonizzazione. Inoltre, in occasione 3 days European Meeting 14-16 ottobre, saranno organizzate delle visite tecniche presso cinque allevamenti (tre da carne e due da latte) che hanno aderito all’iniziativa.
La Dr.ssa Ilaria Falconi illustrerà il mercato volontario dei crediti di carbonio per il settore agricolo il prossimo 30 maggio nell’ambioto del corso Normative e Best Practices in Agricoltura della Prof.ssa Chiara Mazzocchi DISAA – facolta di Agraria -UNIMI ore 9 – 10,30 aula 9
Seminario aperto a tutti
Il gruppo operativo CarboGain ha rilasciato il primo Factsheet per spiegare l’autosufficienza energetica dell’azienda agricola possa diventare il perno a sostegno della biodiversità e della redditività di gestione.
In occasione del convegno “L’autosufficienza energetica dell’azienda agricola e la sostenibilità ambientale ed economica”, tenutosi il 16 febbraio 2024 presso la facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università degli studi di Milano, sono stati presentati i primi risultati dell’indagine effettuata per valutare la percezione degli imprenditori agricoli riguardo la tecnologia del Biochar.
Circa il 64% degli imprenditori agricoli intervistati risiede in regione Lombardia. La composizione della produzione vede circa il 35% degli agricoltori afferenti al settore vinicolo, il 21% al settore risicolo, il 16% al settore zootecnico e l’11% al settore cerealicolo. Sono presenti in percentuali minori anche i settori orticolo, olivicolo, e florovivaistico. La dimensione aziendale delle imprese rispondenti è composta per il 50% di piccole aziende con superficie agricola utilizzata (SAU) sotto ai 30 ettari, per il 25% di medie imprese con SAU compresa tra i 30 e i 100 ettari ed il restante 25% di grandi aziende con SAU superiore ai 100 ettari. In maniera trasversale emerge un limitato livello di conoscenza della tecnologia indagata. Questo livello si attesta su un punteggio medio di 3.5/10, sottolineando la necessità di fornire informazioni circa la tecnologia del Biochar agli imprenditori agricoli. Infine, si nota un marcato interesse verso la produzione di energia da residui agricoli.
Il convegno di progetto del 16 febbraio scorso con tema “L’autosufficienza energetica dell’azienda agricola e la sostenibilità ambientale ed economica” ha ottenuto un ottima partecipazione. L’autosufficienza energetica è infatti uno sviluppo chiave dell’azienda agricola perché, oltre al proprio sostegno, l’impresa può vendere sia l’energia sia i crediti di carbonio generati, ripagando tutte quelle attività che ora ricevono solo contributi nell’ambito della azioni della PAC e PSR a sostegno della sostenibilità ambientale. Il progetto infatti si focalizza sulle agroenergie da biomasse agricole ottenute tramite piro-gassificazione quale strumento di valorizzazione di tutte quelle strutture EFA (Ecological Focus Area) sostenute dalla politica Europea. D’altronde l’azienda anticamente sosteneva le proprie necessità energetiche con pascoli per i buoi, siepi e boschetti per il legno necessario al riscaldamento e alla cucina. La superficie occupata da queste attività era notevole. Oggi il modello di busimess dell’impresa agricola deve recuperare in chiave moderna questa multifunzionalità aziendale in modo da conferire un senso economico oltre che ambientale a siepi e boschetti per indurne l’adozione.
Nel convegno il Dr Lombardi di Re-Cord (https://www.re-cord.org/) ha speigato i processi di pirogassificazione e le attività nell’ambito del progetto CarboGain. Il Dr Valagussa ha illustrato il biochar, le sue caratteristiche e i suoi usi da un punto di vista agronomico. Il Dr Verga ha invece illustrato le valutazioni della biodiversità nelle aree interessate al progetto, mentre il Dr Eccheli di DISAA-UNIMI ha descritto l’uso del biochar in una viticoltura che cambia anche sotto l’incalzare dei cambiamenti climatici. La Dr.ssa Perrone di DISAA-UNIMI ha invece illustrato un’interessante indagine conoscitiva sulla propensione all’innovazione nel campo energetico degli imprenditori agricoli e infine il Dr Pozzi di Enerion (https://www.enerionglobal.com) ha descritto le opportunità legate alla certificazione e vendita dei crediti di carbonio in particolare per il mercato volontario.
Fra poco più di un anno il progetto terminerà e saranno sviluppate alcune linee guida in particolare sull’accesso al mercato dei crediti di carbonio che insieme alla vendita di energia in eccesso contribuisce al sostegno economico delle iniziative a supporto dell’ambiente. La presentazione avverrà presso l’Academy di Cà Granda.
il Gruppo Operativo Char Remedio dell’Emilia Romagna ha organizzato il convegno finale
Carbogain – Gallery
Tempo di vendemmia per il Franciacorta
Allestimento parcellone di biochar in risaia presso cascina Battivacco
distribuzione biochar in 24 plot (8 ripetizioni x 3 tesi 0-20-40 ton/ha)
presso vigneto in Adro-BS
1a riunione del gruppo presso aziende Ater Collis e La Boscaiola