di Massimiliano Marzorati

A inizio primavera è il momento di fare il primo taglio del prato. L’erba ha già raggiunto più o meno l’altezza di 8-10 cm.
Con il taglio si asportano al massimo i 2/3 dell’altezza, portandolo ad un’ altezza di circa 4 cm.
Questi tagli servono anche per dare una bella pulita al nostro giardino raccogliendo gli ultimi residui di foglie autunnali che lì si sono depositate.
Dopo il primo taglio è anche il momento di arieggiare, traseminare e concimare il tappeto erboso.
La frequenza di taglio del nostro prato in primavera è di circa un taglio ogni 5-7 giorni in funzione dell’andamento climatico, della quantità di acqua d’irrigazione disponibile e della concimazione fatta.
Ricordate infatti che le essenze utilizzate per i miscugli di semina o per i prati pronti, utilizzate nel nord Italia, sono microterme quindi crescono meglio e di più con temperature fino a circa 25°C, poi riducono lo sviluppo. Ed è per questo motivo che i periodi più impegnativi per il taglio dei prati sono appunto principalmente la primavera e a seguire l’autunno e non invece come spesso si crede l’estate.