di Massimiliano Marzorati

A inizio primavera, dopo il primo taglio, è il momento di eseguire la concimazione del prato. Questa pratica va fatta subito dopo il taglio per evitare che oltre all’erba si vada ad aspirare con il tagliaerba anche parte del concime granulare.
Si utilizza un concime granulare a lenta cessione il cui vantaggio è quello di rilasciare gli elementi nutritivi in modo graduale nei mesi successivi. Per un prato di media qualità sono così sufficienti due concimazioni all’anno (la seconda in autunno). La distribuzione del concime è meglio farla con un carrellino spandiconcime che ne assicura la distribuzione in modo omogeneo.
Su piccole superfici si può anche distribuire a spaglio stando attenti però all’uniformità di distribuzione perché altrimenti possiamo avere i seguenti problemi:

  • chiazze di prato bruciato, se il concime risulta molto concentrato in una piccola superficie.
  • prato con crescita e colore disformi, ossia si sviluppa maggiormente in altezza ed è più verde dove è stata messa la giusta dose di concime e meno nelle altre.
    Attenzione perché una crescita fin troppo rigogliosa e verde può anche voler dire un eccesso di concime che non porta al disseccamento, ma ad avere un prato che risulterà menoresistente al calpestamento e più sensibile alle carenze idriche e alle malattie.