Video realizzato con la collaborazione di:

di Paola Spoleto

Le prode realizzate in pieno campo sono state pacciamate con teli di polietilene per consentire il controllo delle infestanti.

La cipolla può essere trapiantata in diversi modi. Si possono trapiantare le cipolle, allevate precedentemente in alveoli orticoli, posizionando nella proda la piantina che presenta già le foglie. In tal modo, dopo circa due mesi dal trapianto (marzo), nel mese di maggio, si può ottenere un prodotto che è rappresentato dalla coltura intera, con la raccolta dei cipollotti, di cui si mangia non solo il bulbo, ma anche porzioni di foglie. Questo tipo di prodotto non è però facilmente conservabile, quindi va consumato fresco.

Differente è il trapianto della cipolla a partire dai piccoli bulbi interrati nel mese di marzo o nell’autunno precedente, perché queste piante potranno essere raccolte alla fine del loro ciclo colturale, in estate, quando la parte aerea della cipolla risulterà completamente essiccata e si potranno raccogliere i bulbi ingrossati, che si prestano per una lunga conservazione per tutto l’inverno successivo. Per trapiantare il bulbo bisogna fare un foro nel terreno col piolo e depositarlo con la parte arrotondata (che presenta alcune radici) verso il basso e con la punta verso l’alto, che può già presentare il germoglio oppure no. Il bulbo si ricopre con la terra lasciando il germoglio o la punta leggermente scoperti in modo da velocizzarne la crescita.